Dedicata a Maria Bartolotti. In memoria di: Terzo Lori Amos Calderoni Domenico Camillini Pasquale Fattini Flavio Foschi Orsano Grassi Rolando Murras Angelo Manucci Giorgio Sereghin Sergio Sereghin Mauro Tosi Vittorio Tesei Francesco Versari un Ignoto
Nell'aprile del 1944, quando le unità corazzate tedesche della "Hermann Goering", affiancate da truppe della repubblichina fascista di Salò, investirono la valle del Bidente, il comando della "Romagna" ordinò di coprire il ripiegamento della Brigata. Il giovanissimo comandante Calderoni e il commissario politico Lori disposero i garibaldini su un'altura sopra Biserno. Qui si opposero, per ore, agli assalti dei tedeschi sino a quando caddero combattendo. Fin dall’alba si batterono a Biserno i 40 partigiani della 12° Compagnia che sgominarono ben 12 assalti accompagnati dal fuoco di artiglieria, mortai e mitragliatrici. Per alcune ore riuscirono, sacrificando la propria vita, a bloccare l’avanzata nemica permettendo al resto della Brigata di ripiegare su posizioni favorevoli, limitando notevolmente le perdite. Per il fulgido esempio di valore e di ardimento senza pari e di capacità di comando, agli alfonsinesi Amos Calderoni e Terzo Lori fu conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare, la più alta onorificenza dello Stato. La Battaglia di Biserno non fu una battaglia persa. Anzi: essa raggiunse lo scopo di permettere alla Brigata di sganciarsi e di riorganizzarsi, continuando a combattere fino alla Liberazione.- Maria Bartolotti, dopo la morte del fidanzato Terzo Lori, continuò la sua attività di partigiana, contribuendo assieme ad altre numerose donne alla creazione di una efficiente rete di staffette aggregata ai gruppi partigiani coordinati da Arrigo Boldrini (Bulow). Con la formazione della 28ª Brigata Garibaldi "Mario Gordini" aggregata al Gruppo di Combattimento "Cremona" all'inizio del 1945 Maria ad Giazòl continuò ad operare sul fronte in ausilio ai partigiani combattenti sino alla Liberazione. A suo nome è stata intitolata la Scuola primaria di Savarna, frazione del comune di Ravenna, sua località di residenza. (dalle testimonianza di Luigi Pattuelli – Profes)