Pianoro, autunno `43. L`avanzata delle armate alleate si arresta sull`appennino tosco-emiliano sino alla primavera successiva. Il paese viene sistematicamente distrutto dai bombardamenti, e la maggioranza della popolazione cerca scampo nei rifugi, alcuni capaci di contenere centinaia di persone, altri ricavati tra boschi, calanchi, colline, casolari, zone di fortuna. Inizia l'esodo verso Bologna; alcuni pianoresi entrano nelle brigate partigiane. Il 21 aprile '45 Pianoro viene liberata. Nei mesi successivi inizia il ritorno della popolazione, nei primi alloggi precari costruiti dagli alleati. Muoiono più persone a causa delle mine inesplose di quante non ne siano scomparse durante la guerra. Ricostruito in gran parte in una nuova zona, Pianoro torna finalmente a vivere.