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La Linea Gotica
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RIMINI
Rimini (RN)
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Obiettivo della prima fase delle battaglie sulla Linea Gotica, Rimini (Medaglia d’oro al Valor civile) rappresentò la “porta” attraverso la quale l’Ottava armata britannica intendeva dilagare verso la Pianura padana e poi, lungo l’Adriatico e il varco di Lubiana, entrare nei Balcani. Dopo quasi un mese di combattimenti sostenuti dal Metauro in poi, il 21 settembre ’44 gli alleati giunsero finalmente alle porte della città. I primi ad entrare, nelle prime ore del mattino, furono i soldati greci della 3
a
brigata da Montagna (che da quel momento prenderà il nome di “Brigata Rimini”), appoggiati dai
tank
canadesi e neozelandesi, dopo che, la notte precedente, sotto una fitta pioggia, i tedeschi avevano abbandonato Rimini. Gli alleati trovarono una città ridotta ad un cumulo di macerie. Dal 1° novembre 1943 fino al 28 agosto 1944 Rimini aveva infatti conosciuto 92 giorni di incursioni aeree alleate, con 372 ondate di bombardieri. In particolare, si ricorda il massiccio bombardamento del 28 dicembre ’43 che colpì il centro storico, con oltre 200 vittime civili (lapide su un edificio nei pressi della chiesa di San Bernardino).
In città, in gran parte ricostruita, si trovano testimonianze di quei giorni, ad iniziare dalla lastra in bronzo a ricordo dello sfondamento della Linea Gotica, dedicata ai militari canadesi, posta in largo Giulio Cesare all’entrata dal parco Cervi davanti all’Arco d’Augusto. Rispetto alla Resistenza riminese, occorre ricordare la lastra in bronzo affissa ad un palazzo di piazza Tre Martiri, integrata, sul selciato sottostante, da liste di marmo con luci inserite fra le selci e una piccola lastra in metallo con i nomi dei tre giovani partigiani Mario Cappelli, Luigi Nicolò e Adelio Pagliarani, collocate nel punto esatto dove furono impiccati dai nazifascisti il 16 agosto ’44. Ai tre martiri è dedicata anche una lastra commemorativa posta in via Ducale 15, sul luogo dove furono catturati, dopo una delazione, il 14 agosto. Diversi marmi sono poi affissi sul palazzo dell’Arengo in piazza Cavour: oltre a quello della Medaglia d’oro, si trovano quelli per i caduti di guerra e uno dedicato ai soldati dei vari continenti, ai partigiani e ai civili caduti nell’autunno 1944 nella liberazione della città di Rimini. Per quanto riguarda le difese cittadine predisposte dai tedeschi, degna di nota è la postazione in cemento per torretta di carro
Panther
, posta all’incrocio della via Emilia con via Popilia in località Celle, corredata di cartellone descrittivo.
(Estratto da G. Ronchetti, "La Linea Gotica, i luoghi dell'ultimo fronte di guerra in Italia", seconda edizione 2018, Ed. Mattioli1885)