Comune posto sul crinale tra Savena e Setta, sul cui territorio nacque e operò la brigata partigiana "Stella Rossa" comandata da Mario Musolesi "Lupo". Tra la fine di settembre e gli inizi dell'ottobre 1944 il monzunese fu coinvolto nel vasto e feroce rastrellamento che provocò la "strage di Marzabotto". Il capoluogo fu liberato nella notte fra il 4 ed il 5 ottobre 1944 dalle truppe della 34a divisione americana "Red Bull", ma buona parte del territorio restò in mano tedesca fino alla primavera successiva. Nella frazione di Vado, nodo viario e ferroviario del fondovalle Setta obiettivo di ripetuti bombardamenti alleati, si trova ancora uno dei numerosi rifugi scavati nella roccia e usati dalla popolazioni durante le incursioni aeree. Al centro del paese è invece il monumento alla Libertà e, in via IV Novembre, quello dedicato ai caduti civili e partigiani. (Estratto da G. Ronchetti, "La Linea Gotica, i luoghi dell'ultimo fronte di guerra in Italia", Ed. Mattioli1885)