Il documentario nasce dall’incontro tra Sergio Marzocchi, Direttore di Produzione della Struttura Televisiva dell’Antoniano, e Lamberto Lambertini, un anziano signore 83enne che nell’arco di tempo di circa 20 anni a partire dal 1991, ha raccolto dichiarazioni e ricordi sulla strage di Marzabotto da parte dei superstiti, dei famigliari delle vittime (civili e religiose), e dei partigiani, spinto dal desiderio di ricostruire la storia di quanto accaduto al suo compagno di banco, Ninni, appunto, che perse la vita durante la strage. Tutto il materiale, girato utilizzando una telecamera Video8, e dunque è stato visionato e scremato da Sergio e reso fruibile alle tecnologie moderne proprio grazie agli strumenti di digitalizzazione dell'Antoniano. Un documento storico toccante, al quale la sensibile sapienza di Sergio ha aggiunto un trait d'union, il racconto di fronte ad una moderna telecamera da parte di Lamberto Lambertini, delle motivazioni profonde che l'hanno spinto alla sua ricerca attraverso la storia. "È stata questa la testimonianza che ha completato il senso dei contenuti del documentario", ci ha spiegato Sergio, "c'era qualcosa che mancava, la sua visione della storia che fa quadrare il cerchio".