Centro sulle rive del Senio decorato di Medaglia di bronzo al Valor militare. Nell’inverno 1944-’45 il comune rimase a lungo tra la linea difensiva tedesca che correva tra il Senio e la Vena del Gesso (dove s’innestava sulla Linea Gotica vera e propria) e le linee alleate attestate sulla destra fluviale. Tenuto dai parà della 4a divisione corazzata tedesca, Riolo fu liberato l’11 aprile 1945 dai fanti italiani del Gruppo di combattimento Friuli comandati dal generale Arturo Scattini, a cui è intitolato il parco cittadino sul Senio in via Firenze, dove è presente anche un cippo dedicato al Friuli. Poco distante, a ridosso dell’antica cinta muraria della città, è un originale parco della memoria realizzato con le sculture di Giovanni Bertozzi, mentre, davanti al municipio, è una stele dedicata ai caduti della Resistenza. Oltre al parco cittadino, numerose sono sul territorio le testimonianze memorialistiche dedicate al Gruppo di combattimento Friuli: in via Abbazia è una lastra di marmo con i nomi del capitano Gastone Giacomini (Medaglia d’oro) e del sottotenente Eliseo Quintili (Medaglia d’argento), caduti alla testa dell’88° reggimento Friuli nei combattimenti del 10 aprile, mentre in via Limisano, nei pressi del Golf club, è un monumento con lapide che celebra la riconquista della “Quota 92” (Feliceto Vecchio) da parte degli italiani il 16 marzo ’45. Vicino è anche una stele in memoria di 4 partigiani italiani e uno sovietico fucilati dai nazifascisti il 3 novembre 1944 posta sulla via che conduce a Villa Schiavio, già comando avanzato del Friuli, sul cui cancello sono ancora visibili i colpi della battaglia. In appoggio all’offensiva del Friuli del 10 aprile, sul fianco destro si mosse anche la Brigata Ebraica, incaricata di guadare il Senio e di attaccare il mulino Fantaguzzi aprendosi la strada per il paese di Cuffiano. Solo una compagnia della Brigata riuscì a raggiungere l’edificio (ancora oggi esistente, ma ridotto ad un rudere) e respinse ripetutamente gli attacchi dei tedeschi. A Cuffiano è stato realizzato un Parco della memoria e un grande monumento con targa in marmo che ricorda la liberazione dell’area ad opera del Jewish Brigade Group. Il contributo dato dalla Brigata Ebraica è ricordato anche in centro a Riolo, in via Garibaldi, sulla lapide dedicata agli ebrei vittime del nazifascismo. Nel 70° della liberazione, infine, in via Mazzolano a Riolo Terme è stato inaugurato un monumento in ricordo dei portaferiti, dedicato a quanti, durante le “127 giornate di Riolo” si prodigarono nelle operazioni di soccorso alla popolazione.(Estratto da G. Ronchetti, "La Linea Gotica, i luoghi dell'ultimo fronte di guerra in Italia", seconda edizione 2018, Ed. Mattioli1885)