Comune montano dell'alta valle del Panaro, che rappresentò l'ultimo lembo nord-occidentale di difesa tedesco sulla Linea Gotica II. Il capoluogo fu liberato dopo aspri combattimenti il 14 aprile 1945 dai brasiliani della FEB, dopo che la parte meridionale del territorio era stata già occupata dagli americani della 10a divisione da Montagna. Le fortificazioni tedesche sono oggi visibili sulle alture del Montello, dove è stato ripristinato il caposaldo della Lastra Bianca. Montese rende omaggio ai suoi liberatori brasiliani con un monumento in largo Brasile e una lapide all'eroe Max Wolff Filho alla Serretta di Maserno. Anche la frazione di Iola dedica due targhe ai liberatori americani della 10a divisione, affisse all'esterno della chiesa. Da segnalare, infine, nella frazione di Castelluccio di Moscheda, il cippo dedicato a "Napoleon", il partigiano francese Jaques Lapeyrie, già disertore della Wehrmacht, qui fucilato dai tedeschi il 1° ottobre 1944. (Estratto da G. Ronchetti, "La Linea Gotica, i luoghi dell'ultimo fronte di guerra in Italia", Ed. Mattioli1885)