Tempo di percorrenza: 7 ore (5 ore e mezza per la variante) Dislivello: 864 metri (550 metri la variante) Difficoltà: impegnativo. È un itinerario che richiede in alcuni tratti arrampicate su roccette e tratti di ferrata Itinerario etnografico consigliato tutto l’anno, ha due alternative di percorso e presenta alcuni passaggi impegnativi: lungo la salita al Pizzo di Campiano per le frane e nel tratto dal Pizzo di Campiano al Pizzo di Casina per la morfologia del terreno. Con partenza a Trignano (669 metri)nei pressi di Fanano, l’itinerario rivisita la linea di fortificazioni difensive della seconda guerra mondiale sui Monti della Riva, dal Pizzo di Campiano verso il Monte Spigolino. Il percorso risale lungo i Monti della Riva fino al Passo della Riva, per poi prendere la direzione di Ospitale, mentre una variante contempla la possibilità di rientrare a Trignano dal Lago Pratignano. Numerosi i punti di interesse dislocati lungo questo itinerario storico, a cominciare da Trignano (669 metri), frazione di Fanano che durante la seconda guerra mondiale fu teatro di aspri scontri, con inevitabile sfollamento della popolazione. Oltrepassato un essiccatoio per le castagne, il metato del Prete (utilizzato durante la guerra come rifugio dai partigiani), ed un castagneto coltivato, si giunge alla salita al Pizzo di Campiano (960 metri), lungo la quale si incrociano diversi altri metati e vecchie postazioni di mortaio murate a secco. Il Pizzo di Campiano rappresentava un punto d’osservazione strategico per il Monte Belvedere, costituendo con questo la linea di bastioni per sorvegliare la strada Porrettana. Nel 2002 è stato posizionato sul Pizzo un monumento ai caduti. Proseguendo nel cammino, lungo il quale si trova quel che rimane delle postazioni difensive tedesche, come le piazzole per i mortai e le buche per le mitragliatrici, si giunge al valico tra Pizzo di Campiano e Monte Cappelbuso (920 metri), salita ripida che regala un panorama sulle due vallate. Da qui, il punto di osservazione sul Pizzo di Casina, per poi passare al Monte Cappel Buso (1155 metri). Altro punto storico della seconda guerra mondiale è il Monte Serrasiccia (1396 metri), particolarmente significativo perché qui fu impegnata in presidio la Forza di Spedizione Brasiliana in appoggio ai partigiani della Divisione Modena Armando. Un monumento ricorda il sacrificio del popolo brasiliano, a testimonianza del punto più alto dove arrivò il suo esercito nella campagna d’Italia. In prossimità del Lago di Pratignano si arriva poi al cippo della pace, collocato nel 1991 in conseguenza della creazione del Primo sentiero della Pace da Spignana (Pt) a Trignano. Nel ritorno si arriva a Le Piagge (1478 metri), lungo un tratto panoramico che prosegue fino al Monte Spigolino (1827 metri).